domenica 30 marzo 2014
mercoledì 26 marzo 2014
Certe persone
"(...)
Certe persone ti aiutano da lontano e sai che ci saranno sempre.
Entrano nella tua vita e non escono più.
(...)'
da "Come i binari" di Liliana Casadei
http://www.arduinosacco.it/product.php?id_product=1077
Certe persone ti aiutano da lontano e sai che ci saranno sempre.
Entrano nella tua vita e non escono più.
(...)'
da "Come i binari" di Liliana Casadei
http://www.arduinosacco.it/product.php?id_product=1077
lunedì 24 marzo 2014
Olive
Etichette:
cibo,
Marocco,
street photo,
viaggio,
visioni
mercoledì 19 marzo 2014
Il respiro è la vita che ti passa attraverso
“La nostra
esistenza si consuma tra la nascita e la morte. Due date importanti, quelle che
vengono ricordate quando si parla di un personaggio storico, di un pittore, di
un poeta. Tutto quello che c’è in mezzo è come l’acqua per un fiore.
Il respiro è la
vita che ti passa attraverso.”
tratto da "Come i binari" di Liliana Casadei
http://www.arduinosacco.it/product.php?id_product=1077
lunedì 17 marzo 2014
domenica 16 marzo 2014
venerdì 14 marzo 2014
L'essere umano....
(...)
"L'essere umano tende inesorabilmente a crearsi delle mura intorno, ha troppa paura della libertà.
Ognuno di noi cerca una collocazione in cui posizionarsi: un posto nel mondo.
Ci si aggrega per non sentire l'eco della propria voce come unica risposta alle nostre domande.
Insieme abbiamo meno paura anche della morte."
(...)
da "Come i binari" Liliana Casadei.
http://www.arduinosacco.it/product.php?id_product=1077
"L'essere umano tende inesorabilmente a crearsi delle mura intorno, ha troppa paura della libertà.
Ognuno di noi cerca una collocazione in cui posizionarsi: un posto nel mondo.
Ci si aggrega per non sentire l'eco della propria voce come unica risposta alle nostre domande.
Insieme abbiamo meno paura anche della morte."
(...)
da "Come i binari" Liliana Casadei.
http://www.arduinosacco.it/
giovedì 13 marzo 2014
martedì 4 marzo 2014
Voglio credere.......
“Voglio credere
che le difficoltà abbiano davvero un senso. Ce l’hanno per forza.
La cosa che ti
aiuta di più è il sapere di non essere solo, di poter condividere con altre
persone la condizione in cui ci si trova.
Consola.
Consola davvero
tanto.
Altrimenti
bisognerebbe mollare, ma non solo io.
Mollare tutti
quanti insieme. Una protesta alla vita crudele e alle ingiustizie.
E invece no.
Ogni mattina ci alziamo dal letto e proseguiamo il cammino. Anche chi si
lamenta sempre lo fa, magari a modo suo, ma lo fa.
Ognuno di noi ha
un motivo per cui alzarsi dal letto. E se anche apparentemente non c’è. C’è.
Ricordo di aver
conosciuto una donna malata che, grazie alle necessità del suo cane, si sentiva
in obbligo di fare determinate cose. Ecco, si, di non mollare.
E ce l’ha fatta.
Perché quando la
mente si arrende, il corpo crolla.
Il corpo subisce
l’influsso dell’anima in una maniera spaventosa.
La piccolezza di
certi problemi diviene eclatante davanti ad immani disgrazie.
E allora ci
sentiamo piccoli e stupidi per aver desiderato un frivolo oggetto, per averne
fatto motivo di preoccupazione.
Le sciocche
ambizioni impallidiscono di fronte al senso di questa esistenza. Quello reale,
che vive lontano dall’essere alla moda, dal frequentare certi locali,
dall’essere impeccabile davanti al giudizio di altre mille coppie di occhi.
L’altro giorno,
in fila dalla dottoressa, ho visto entrare una donna ansimante. Tutti i
presenti la guardavano. Venti occhi su di lei.
La donna
sembrava alquanto provata. Respirava ad
un ritmo forsennato.
Pochi minuti
dopo il suo ingresso, la donna delle pulizie è uscita dal bagno. Le due signore,
che chiaramente si conoscevano, hanno iniziato a parlare.
Essendo vicino a
loro, inevitabilmente ho sentito quello che dicevano.
Ho scoperto che
la donna affaticata era affetta da una patologia grave ai polmoni e,
oltretutto, raccontava all’altra donna della difficile situazione familiare che
aveva a casa. Diceva di doversi occupare di una persona anziana.
La sentii dire
“Anch’io ho i miei momenti di crisi.”
Come per
giustificarsi, come se tutta quella situazione non la giustificasse a
prescindere.
In quel momento
ho pensato a quante volte mi faccio prendere dal panico per nulla. Tutti noi lo
facciamo.
Ricordo che
diceva di voler fare la ragazzina venendo fino lì in bicicletta. E mi fece
tenerezza, per tutta la grinta che aveva dentro.
L’altra signora
la ascoltava comprensiva.
La forza di
quella povera donna malata mi ha colpito e la porto con me.
È un esempio per
tutti, senza dover cercare chissà dove tra nomi illustri e personaggi
originali.
L’essere umano
sa abituarsi davvero a tutto.
Quello che ci
spaventa viene assimilato o rifiutato categoricamente.
Ma le montagne
non vanno accerchiate, vanno scalate!”
http://www.arduinosacco.it/product.php?id_product=1077
domenica 2 marzo 2014
Acquerelli.......
Etichette:
animali,
colori,
Marocco,
street photo,
viaggio
Iscriviti a:
Post (Atom)